
Più pericoloso dello zucchero c’è solo il suo falso amico.
Mentre per il tabacco e l’alcool le campagne di sensibilizzazione negli ultimi decenni sono sempre state più numerose, la guerra contro lo zucchero conta ancora pochissimi adepti. Eppure parliamo di uno dei killer più noti e silenziosi che si conoscano, uno 007 nemmeno sotto mentite spoglie ma con licenza d’uccidere. Per quanto ci si possa tenere alla larga in maniera consapevole dallo zucchero, diventa quasi impossibile avere scampo alla luce delle infinite forme in cui possiamo trovarlo e in cui, a sua volta, si nasconde. È risaputo infatti come e quanto lo zucchero ami celarsi negli alimenti, molti dei quali i più “gustosi” in circolazione e le percentuali che attestano la sua presenza non sono indifferenti soprattutto quando parliamo di prodotti di origine industriale.
Astenerci dall’utilizzo tout court dello zucchero in cucchiaini non impedisce infatti allo stesso di nascondersi in prodotti che siamo soliti consumare abitualmente: dai biscotti alle bibite gassate, dalle merendine ai succhi di frutta, dai più “sani” e raccomandabili yogurt agli hamburger ma anche minestroni in scatola e numerosissimi prodotti che sull’etichetta vantano la dicitura “light”.
Zuccheri e zuccheri: dove meno te li aspetti
Biscotti, merendine, crostatine, marmellate, Nutella: discorrere sulla quantità di zuccheri che possono contenere i cosiddetti “dolciumi industriali”, potrebbe sembrare particolarmente banale in quanto di risaputa conoscenza. Meno banale e scontata però è la presenza di veri e propri zuccheri, in quantità più che considerevoli, in alimenti che siamo comunemente abituati a considerare “salutari”, “light”, o che semplicemente il loro sapore tutto ci trasmette fuorché l’espressa presenza di zucchero.
Per iniziare la nostra “caccia allo zucchero”, bisogna anzitutto partire da una distinzione netta: zuccheri naturalmente presenti nel cibo, imprescindibili, come quelli contenuti nella frutta; e zuccheri “aggiunti”, in tutti i preparati. E se di quello zucchero “naturalmente presente” non possiamo fare a meno, il restante può essere alla lunga e in grandi quantità più letale di quanto immaginiamo.
Non deve più sfuggirci infatti, a livelli di consapevolezza, la presenza di zuccheri aggiunti in tutti quei prodotti confezionati industrialmente che non riguardano la sola categoria “dolciumi”. Parliamo, nella fattispecie, di minestroni, zuppe, verdura surgelata, sughi pronti, salumi, affettati, insaccati. Cibo generalmente “salato” ricco di zuccheri aggiunti durante le loro preparazioni. Agli “improbabili dolci”, bisogna poi aggiungere il pane, specie quello in cassetta che proprio grazie allo zucchero riesce a conservarsi nel tempo. E ancora: ketchup, maionese e più in generale le varie salsine volte a condire.
I falsi amici dell’uomo: i prodotti “light”
Come nella lingua, attenzione anche ai “falsi amici”, i prodotti “light”: è dimostrato come numerosi yogurt ma anche formaggi che riportano la dicitura “light”, come scrivevamo qualche riga più sù, possano contenere anche fino a 4 cucchiaini di zucchero in più rispetto ad uno yogurt normale. Proprio in questi casi infatti, per non andare ad intaccare il gusto indebolito dalla riduzione dei grassi, la case produttrici sono solite aggiungere zuccheri.
Trucchi di autodifesa: i rischi e come sfatarli
Come riuscire a non cadere nella trappola del silenzioso e nascosto killer? Semplicemente, leggendo le etichette correttamente: un uso e un costume che siamo purtroppo soliti trascurare in virtù della fretta. Ma perché bisogna stare attenti agli zuccheri?
Anche in questo caso, potremmo liquidare il tutto con un banale: aumentano il rischio di obesità e diabete ma non è tutto qui. Un alto e prolungato consumo di zuccheri (e non è difficile immaginare quanto possiamo essere a rischio alla luce di tutti gli alimenti che lo contengono, chi più chi meno palesemente) può infatti gravare in maniera altamente negativa sul cuore comportando gravi malattie cardiovascolari a cui si aggiungono, purtroppo, i tumori. Gli zuccheri infatti sono noti per essere vero a proprio “combustibile” per tumori già preesistenti e per essere, al contempo, uno dei veri e propri motori “primari” che accelerano e aiutano la trasformazione delle cellule sane in cellule cancerose.
Una buona soluzione, al di là di una corretta, sana ed equilibrata alimentazione, può essere sicuramente dunque imparare a leggere le etichette di tutto ciò che compriamo come spieghiamo in questo articolo.