A quell’ora la luce di Lisbona era bianca verso la foce e rosata sulle colline, gli edifici settecenteschi parevano un’oleografia e il Tago era solcato da una miriade di battelli. (Antonio Tabucchi)
Di luoghi, nel mondo, ne avevo visti tanti e alcuni di questi mi erano piaciuti a tal punto da catturare una parte di me diventata di loro proprietà ma ciò che mi accadde quando arrivai a Lisbona fu indescrivibile.
Una commistione, un tacito compromesso tra l’uomo e la natura, tra la città e la ruralità, tra la sheltonizzazione degli anni correnti e la conservazione di un colore puro e intatto, la sfumatura tipica di un popolo, una civiltà.
Sarà questo un piccolo tour tra le principali attrazioni di Lisbona in 5 piccole tappe, una capitale europea che ha saputo proteggere la propria personalità.
Salite e discese a bordo di uno storico tram
Non aspettatevi una “classica pianta romana” e nemmeno, per certi versi, la comodità di chi passeggiando per Parigi, Berlino, Roma, sente di poter essere libero di raggiungere qualunque luogo della città con il minimo sforzo grazie alla metro. Non saranno forse comode le salite di Lisbona, ma la bellezza, la peculiarità e la percezione della tradizione e della cultura in quegli anfratti di negazione della modernità sono testimonianza di un patrimonio unico al mondo. Ed eccola così Lisbona, tra piccole salite e salite molto più ripide, discese, curve, un vero e proprio mare ondoso sul quale si erge la città variopinta di colori attraversata da storici tram gialli che hanno l’aria da traghetti.
Torre di Belem
Non sarebbe Patrimonio Unesco, verrebbe da dire, ma se lo è un motivo ci sarà. Addentrandosi nel centro cittadino della città di Lisbona e spingendosi verso il Tago, la Torre di Belem la si nota subito insieme al “ponte di Brocklyn” e al “Cristo Rei”. La traduzione letterale è “torre di Betlemme”, ed è una torre fortificata che si affaccia al Tago, uno dei luoghi più simbolici e suggestivi di Lisbona, cardine di un’era intera che è quella delle celebri scoperte dell’Europa.
Il Bairro Alto
Anche in questo caso, è bastato immergersi e perdersi per le piccole e caratteristiche vie di Lisbona per trovarsi di fronte ad un museo a cielo aperto. Il “Bairro Alto” altro non è che un quartiere della città particolarmente suggestivo nelle ore serali. Un modo, tra i tanti, per immergersi nella cultura di un popolo caratterizzato da una peculiare allegria. Uniche sono, per queste vie, le osterie anche dette tascas, piccoli locali a conduzione familiare dove è possibile trascorrere piacevolissime serate accompagnate da musica folcloristica e pietanze tipiche della cucina portoghese.
Il Cristo Rei e il Ponte 25 aprile
Suggestivissime, il Cristo Rei e il Ponte 25 aprile sono due attrazioni cardine della città di Lisbona, nonché due vedute dal respiro internazionale. Impossibile infatti non rimanere affascinati dall’imponente struttura sospesa sul Tago così come è impossibile non incantarsi davanti al Cristo Rei, il Santuario che altro non è che una grande statua di Gesù che si erge sull’altra sponda davanti alla Torre di Belem. Chiara qui la memoria dell’ancor più celebre statua del Cristo Redentore di Rio De Janeiro alla quale è stata ispirata.
Pasteis de nata
Non sono un luogo ma un rifugio per l’anima.
La Pastel de Nata, al plurale appunto pasteis, è infatti un pasticcino tipico portoghese al quale non ci si può sottrarre, doveroso è cedervi sorvolando su qualsiasi dieta. Semplicissimo, fatto con uova e pasta sfoglia, è propriamente uno di quei dolci caratteristici che fuori dal proprio habitat perde il suo sapore. Importantissimo dunque, e appuntamento immancabile, ordinare una pastel mentre ci si accinge a ristorarsi per le vie del centro di Lisbona per addentare ed esplorare con le papille gustative un’altra componente della tradizione e della cultura di un popolo unico.