Un “nuovo giorno dell’infamia” è alle porte per gli americani che non hanno affatto digerito la “novità” di Coca-Cola.
Alla multinazionale, tra le più famose e potenti al mondo, è bastato appena paventare l’idea di “cambiare gusto” alla sua celebre Coca-Cola per gettare nello sconforto i consumatori. Niente di nuovo per i clienti di Coca-Cola memori di quel celebre 23 aprile 1985, per l’appunto, il giorno dell’infamia.
Coca-Cola e il giorno dell’infamia
In quell’anno Coca-Cola decise di introdurre una “new Coke”, con un nuovo “taste”, un gusto più iconico, come lo descrissero. 1.500 telefonate al giorno, insulti, minacce di diventare affezionati consumatori di Pepsi e persino prese in giro: “Mi potete mandare un autografo dell’amministratore delegato? Vorrei poter conservare il ricordo del più stupido dirigente della storia dell’America“. Quell’esperimento, quella voglia di rinnovare il gusto costò alla Coca-Cola 79 giorni di inferno oltre i quali decisero poi per la ritirata.
Coca-Cola ci riprova e “cambia” il gusto della Zero
Ora, a distanza di anni, la Coca-Cola impavida ci prova di nuovo a cambiare gusto alla sua Coca-Cola Zero che ora vuole più fresca, più autentica e molto più vintage nel packaging. Il cambiamento interesserà solamente l’America e il gusto pare sia già quello commercializzato dalla multinazionale in America Latina e in Europa. Non resta che attendere quale sarà la reazione degli americani.