
Chi ha deciso di per guardarsi un film porno sia necessariamente obbligatorio rinunciare alla trama? Se ancora in Italia i tabù impediscono dibattiti pubblici su quelle che potrebbero essere le migliori pellicole pornografiche, abitualmente guardate e poi nascoste da tutti, oltreoceano c’è chi invece si è dato da fare e da vero cinefilo a luci rosse ha stilato una classifica prendendo in considerazione plurimi fattori che vanno dalla qualità della trama alla qualità delle scene di sesso. “Can be hard to find”, scrive Marieclaire a proposito dando così vita ad un divertente gioco di parole sull’hard, un mondo così tanto tacitamente noto e criticamente inesplorato. In questa classifica, come dicevamo, c’è di tutto e la giornalista Mehera Bonner prende in considerazione ogni aspetto senza tralasciare menzioni alla sceneggiatura, alle musiche e alla promozione di messaggi femministi.
Perché non si deve rinunciare alla trama nei porno
Tra questi 77 porno degni, cinematograficamente parlando, di lode si nomina anzitutto il capolavoro dell’hard Emmanuelle: si tratta di un vero dramma francese che rientra nella categoria softcore. Al centro della trama c’è una donna, Emmanuelle, sposata con un diplomatico più anziano di lei che vive in Thailandia. Mentre il compagno si trova all’estero, Emmanuelle inizia un vero viaggio nella sessualità tra ricerca ed esplorazione del piacere. Per non ricadere poi nel già di per sé rinomato Blue Movie, cult di Andy Warhol, parliamo di Mona, film porno anni ‘70 anche questo ampiamente conosciuto negli States. Con una trama molto reale Mona è stato definito essere il primo porno mainstream: un film quasi d’azione sebbene l’unica azione compiuta sia quella dei partner per raggiungersi.
Dal porno-thriller svedese al classico italiano
Della serie “porno per tutti i gusti”, San Francisco’s Chinatown è un porno che alterna momenti di forte tensione (non solo metaforica). Un cimelio artistico viene sottratto da un museo in Giappone e Johnny Wadd è colui che si occuperà di recuperarlo compiendo un viaggio alla ricerca di Jade Pussycat, un iter che comprende ovviamente numerose avventure sessuali. Irresistibile la visione di Breaking Point, un thriller pornografico svedese classe 1975 che include forti messaggi nei confronti dello stupro.
Dalla Svezia all’Italia: Moana, e potremmo anche non aggiungere altro. La pellicola anni ‘90 ha anche in questo caso al centro dell’attenzione la ricerca del piacere, un viaggio nel mondo della sessualità compiuto dala protagonista Moana, un carattere deciso e determinato simbolo di una donna che sa perseguire l’obiettivo che vuole raggiungere. Per gli amanti della risata senza trascurare il sesso, si consiglia poi la vizione di Broadcast, un “divertente film per adulti”: al centro dell’attenzione la protagonista Barbara Broadcast, autrice di bestseller che incontra un giornalista per quella che sarà un’intervista molto sexy.