Ciao, mi chiedo: veramente mi basta così poco? Anche in altre circostanze a fronte di una storia come questa o simili, mi lucidano gli occhi, mi commuovo, Mariaclotilde Adosini vince ma torna in pedana, perde e i francesi s’inchinano, ne vorrei vedere tanti di gesti così!!! È accaduto durante la prova di Coppa del Mondo Under 20 a Beauvais, in Francia, nei trentaduesimi di finale.
La diciassettenne della Polisportiva Scherma Bergamo ha battuto la transalpina Juliette Baudinot con un punteggio di 15-14. Ma, sul 13-11 per la stessa Baudinot, l’arbitro assegna per sbaglio una stoccata in più all’italiana che si porta sul 13-13 e alla fine s’impone per 15-14. Le immagini confermano la svista, il regolamento ammette la possibilità di tornare in pedana e Mariaclotilde non ci pensa due volte: si riparte dal 13-12 per Baudinot che stavolta, vince ed elimina l’avversaria.
Il cui gesto di fair play viene salutato dall’ovazione del pubblico e dal premio consegnatole dall’ex ministro dello sport francese, Laura Flessel, oro nella spada individuale e nella spada a squadre ai Giochi di Atlanta 1996, sei volte campionessa del mondo e una campionessa d’Europa, leggenda della scherma d’Oltralpe.
Questa storia di Mariaclotilde Adosini ci insegna che, anche in uno sport come la scherma dove la competizione è molto forte, il fair play e il rispetto dell’avversario sono valori fondamentali. L’atteggiamento di Mariaclotilde, che ha deciso di tornare in pedana nonostante avesse vinto per una svista dell’arbitro, dimostra una grande lezione di sportività e umiltà.
Questo episodio può essere un esempio per tutti noi, anche nella vita di tutti i giorni, per ricordare l’importanza di comportarsi con etica e rispetto verso gli altri, senza lasciarsi prendere dalla competizione o dal desiderio di vincere ad ogni costo.