
Che sia per la moglie, la fidanzata, i genitori, i figli o anche solo per un amico, fare un regalo è una cosa che mi mette sempre sotto pressione e in cui sono notoriamente imbranato. È una situazione che ti costringe sempre ad arrovellarti su cosa potrebbe servire alla persona in questione, cosa potrebbe essergli utile o semplicemente cosa potrebbe piacergli. E se poi non gli piace, che fai? Te la cavi con uno scontrino regalo e la solita frase fatta: “Se non ti piace tranquillo, puoi cambiarlo”?
Come ho trovato il regalo perfetto
A questo terribile dilemma che mi assillava nel bel mezzo delle ricorrenze, evviva, ho trovato una risposta.
Sul finire dell’estate cade il compleanno di un mio caro amico. È uno di quelli vecchio stile, che si costruisce e ripara le cose da solo e che, sostanzialmente, non ha mai bisogno di niente.
Mentre mi spremevo le meningi su internet per trovare l’ennesimo regalo imperfetto, mi sono imbattuto in un oggetto così curioso, atipico e bello da vedere da cui sono rimasto affascinato: una tempesta di neve in bottiglia. Ovvero, una bottiglia di vetro chiusa che all’interno contiene un liquido particolare che, col variare della temperatura, crea degli incantevoli e suggestivi cristalli.

E come ce la si mette una tempesta di neve in bottiglia, direte voi? Tutto risale a due secoli fa e all’ammiraglio Robert FitzRoy, meteorologo e capitano della HMS Beagle, la nave che condusse Charles Darwin in giro per il mondo. Dopo una violenta tempesta nel 1859, Fitzroy cercò di studiare un metodo per prevedere il meteo, e ideò il cosiddetto barometro di Fitzroy, che oggi possiamo tranquillamente trovare in qualunque negozio online proprio come tempeste di neve in bottiglia. Il contenuto della bottiglia è limpido alle alte temperature, ma quando la soluzione si raffredda, all’interno del recipiente iniziano a formarsi cristalli di varie forme e dimensioni.
Nell’Ottocento si riteneva che fossero i cambiamenti atmosferici, come quelli di pressione, a determinare le caratteristiche dei cristalli. I fiocchi più grossi nelle giornate di inverno, per esempio, indicavano “neve imminente”, mentre i filamenti tra un cristallo e l’altro, rappresentavano possibili raffiche di vento.

Oggi sappiamo ovviamente che questi strumenti non erano attendibili, e possiamo vedere il meteo di qualunque località del mondo a giorni di distanza sul nostro telefono. Eppure, la bellezza di questo oggetto che può essere visto come uno splendido soprammobile, è arrivata fino ai giorni nostri. Così ho aggiunto la mia personale tempesta di neve in bottiglia nel carrello e l’ho ricevuta a casa, l’ho impacchettata e infine regalata al mio amico che, per la prima volta dopo tanti anni che ci conosciamo, è stato veramente felice per un regalo.
Ora che il Natale si avvicina sono davvero tranquillo. A tutti i parenti e amici, so già che regalo fare… tranne al mio amico!
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