Si chiama Poparazzi l’App del momento. Sono pochi in Italia a conoscerla eppure si tratta di una delle applicazioni al momento più scaricate al mondo.
Poparazzi: l’applicazione che bandisce i selfie
Alla base, l’idea di due fratelli di giocare sull’esatto “opposto”: mentre nel mondo è un continuo pullulare di applicazioni e social che nascono con il preciso scopo di permettere agli utenti di mettere in mostra se stessi, Poparazzi si prefigge l’obiettivo di mettere in mostra gli altri.
Così infatti il team capitanato dai fratelli Austen e Alex Ma l’ha descritta come una “anti-self app”, un’applicazione che mina a sconsacrare il privilegio di cui godono principalmente i selfie e basti immaginare a tal proposito la loro quantità su social come Facebook e Instagram. Un’avventura sicuramente innovativa e che va a rompere un algoritmo da una parte, dall’altra però i primi detrattori sembrano sottolinearne i rischi. Proprio come richiama il nome stesso dell’App, Poparazzi indirizza gli utenti a calarsi nei panni dei “paparazzi” pubblicando solamente foto di altri e non di se stessi.
The Anti-selfie App: i detrattori ne sottolineano i rischi
Il fine ultimo? Non mettersi in mostra quanto più mettere in mostra gli altri, gli amici, un momento. Un nobile vademecum secondo il quale a goderne sarebbe l’attimo, l’immortalità di un momento catturato per sempre. Gli avversori però puntano il dito contro l’applicazione che, a loro dire, darebbe così modo a chiunque di sentirsi autorizzato a ritrarre terzi, anche al di là del loro consenso. Il team ovviamente chiarisce come esista una policy volta a tutelare chiunque venga immortalato che sarà raggiunto ogni qualvolta venga pubblicata una sua foto che potrà essere, qualora sia opportuno, rimossa in qualsiasi momento.
Per ora Poparazzi permane in cima alle classifiche delle applicazioni più scaricate si parla già di un “boom” non dissimile da quello che si pensava avesse ClubHouse, rivelatasi sul finale al di sotto delle aspettative.