A proposito di Trump, fin da quando ero piccolo, mi sono sentito inadeguato, non sono mai stato veramente contento di me stesso.
Mi avevano insegnato a guardare a chi era migliore di me, mi dicevano: Prendi esempio dai migliori.
Un monito che mi ha seguito fino ad oggi. Tra i molti, ammiro figure come Trump, Berlusconi e Steve Jobs, uomini che considero forti ideali irraggiungibili, checché se ne dica.
Mi chiedo spesso da dove Trump prenda la sua grinta e la forza. Nonostante le sue controversie, riesce sempre a rialzarsi, dimostrando una energia invidiabile.
Mi ispira e incoraggia. Nei momenti di debolezza, leggo di lui e mi sento sollevato.
Solo io vorrei assomigliargli? I tanti che lo criticano, in fondo, non vorrebbero essere come lui? Forse è proprio il suo coraggio, la sua sicurezza, e la capacità di non farsi abbattere dalle critiche che suscitano invidia. La sua abilità di coinvolgere le persone e di agire senza preoccuparsi troppo dell’opinione altrui sono tratti che molti di noi vorrebbero avere.
A volte, la mia ex moglie mi taccia di essere narcisista. Come rispondere? Le direi che ammirare qualcuno e voler migliorare se stessi non è narcisismo. È aspirazione. Un narcisista non ammetterebbe mai le proprie insicurezze e non gli piace mettersi in discussione. Non si tratta di egocentrismo, ma di voler trovare la propria forza e sicurezza in una società che richiede molte sfide.
In questo senso, cerco di trovare la mia energia. Vorrei essere capace di affrontare la vita con la stessa determinazione e sicurezza. Anche se per ora ci sto ancora lavorando, non smetto di aspirare a diventare una persona migliore, proprio come i miei eroi.