
Dicono che il viaggio sia più importante della destinazione, e non lo metto in dubbio. Però, i miei viaggi nascono sempre a partire dalla meta, da un obiettivo da raggiungere e metterci in relazione con l’altro, per questo ho sempre cercato di non viaggiare da solo, ma in compagnia.
Se il vero punto del viaggiare è il percorso che si compie, allora penso sia chiaro che serva un obiettivo a cui puntare, una molla che faccia scattare il movimento. E la destinazione è quindi ciò che ti permette di viaggiare, la cosa attorno a cui costruire un’esperienza.
Viaggiare non è fare collezione di posti
Ecco perché non amo viaggiare a caso e non amo andare di corsa. “Visitare” un luogo non è come aggiungerne il nome al proprio personale elenco dei luoghi in cui si è stati: viaggiare non è fare collezione di posti, non è come fare un gioco in cui conta segnare più punti possibile. Richiede tempo e pazienza, è un’esperienza fluida, che si costruisce e si modella solo vivendola. Ecco, visto che sono in vena di metafore, viaggiare è come andare a scuola: serve per imparare.
Nel corso della mia vita sono stato in tanti paesi diversi: ho visto gli Stati Uniti, e poi Cuba e gran parte dell’America Latina, due poli opposti – a livello geografico e non solo – di un continente immenso e variegato; la Thailandia, le Filippine, e ovviamente l’Europa, quella occidentale – Portogallo, Spagna, Francia, Inghilterra, Italia chiaramente – così come quella orientale, da ciò che un tempo era nota come Jugoslavia fino all’Ucraina. Di anni ne ho qualcuno, lo so: ho avuto tempo e modo di viaggiare.
La parola chiave è, appunto, “esperienza”. E io credo che le esperienze siano percorsi che ci mettono in relazione con l’altro, per questo ho sempre cercato di non viaggiare da solo, ma in compagnia. Sto parlando ovviamente di mia moglie, prima Angela e poi Nancy, ma anche con Eli, durante la nostra lunga relazione.
Anche un blog come questo è un modo per viaggiare e per relazionarsi, è la continuazione di un percorso, che possiamo fare insieme qui, su queste pagine, leggendo e comunicando.