Mai una volta sola, nel senso che c’ero stato con Angela partito da Miami per fare un giro statunitense. Las Vegas il ricordo è vago: so che, sempre in macchina, siamo stati anche a San Francisco.
Per me viaggiare nelle autostrade americane era una forma di distensione, chilometri e chilometri, i miei pensieri vagavano, la compagnia di Angela mi rassicurava.
Avevo prenotato l’Hotel Excalibur di Las Vegas, fanatico dei cavalieri avevo pensato di fare questa scelta un po’ pacchiana, se vogliamo. In camera, su uno dei tavolini, ho subito notato un album di foto con bellissime ragazze che potevi prenotare. É stato il primo tocco che mi ha fatto capire di essere nella città del divertimento, del vizio e dell’amore.
Per noi, diversamente, è stato qualche giorno di piacevole permanenza. Ricordo che sono stato favorevolmente impressionato, quando siamo usciti dalla città di Las Vegas in macchina per andare appena fuori, ci siamo trovati praticamente nel deserto dandoci l’idea di questa grande oasi di città fatta di luci e tanta roba, in mezzo al nulla.

Quando esci, appena fuori, trovi il deserto. Anche in questo caso, quando ho lasciato Las Vegas, non pensavo di ritornarci.
C’erano Casinò dappertutto, non mi piacciono, nemmeno ad Angela ma lei una puntatina l’ha voluta fare. Era un diversivo, non ci siamo fatti pelare, non ricordo se abbiamo vinto qualcosa, comunque – se vogliamo – era una tappa obbligata.