
Mario Gómez, specialista di criptovalute e fondatore di Hackerspace San Salvador è stato arrestato senza un mandato mercoledì 1° settembre.
Secondo i rapporti locali è stato portato via in manette mentre guidava in macchina con sua madre, ed è stato rilasciato nel corso della giornata.
La madre ha raccontato che la polizia non ha presentato alcun mandato e gli hanno sequestrato anche il cellulare.
La polizia di El Salvador ha dichiarato su Twitter che Gómez era indagato “per crimini di frode finanziaria”. Ma l’avvocato di Gómez, Otto Flores, ha detto che è stato detenuto senza un mandato di arresto e che i suoi telefoni cellulari sono stati sequestrati senza un ordine del tribunale.
“La cosa strana è che la stessa Procura non era a conoscenza di questo arresto, non c’era un mandato di arresto”, ha detto Flores ai media locali.
Gómez ha recentemente criticato apertamente il piano del presidente salvadoregno Nayib Bukele, di rendere il bitcoin legale, sottolineando i difetti della legge che entrerà in vigore il 7 settembre.
L’arresto ha scatenato una campagna sui social media prima del suo rilascio. Diversi personaggi importanti difendono Gómez dall’arresto immotivato da parte della polizia.
Renata Avila, co-fondatrice di Progressive International, ha spiegato che Gomez ha solo “esposto i difetti della Bitcoin Law promossa dal governo”.
Héctor Menjívar scrive che “non possiamo rimanere passivi, vedendo come la nostra repubblica è distrutta, è tempo di reagire, dalle reti non facciamo nulla, è tempo di dire che siamo qui e vogliamo la nostra patria, amiamo la nostra libertà e difenderemo la nostra repubblica”.
Per Menjívar quello che è successo a Gómez è “una minaccia diretta a chiunque esprima il nostro dissenso con ciò che dice il governo. In El Salvador la libertà di stampa e di espressione si è pagata con il sangue”.