Autovelox rappresentano una realtà in molte località. Alcuni comuni italiani stanno ottenendo profitti notevoli grazie all’utilizzo degli autovelox. Secondo un rapporto di Assoutenti, ci sono alcune località in cui gli automobilisti sono particolarmente colpiti da queste strumentazioni. Ad esempio, lungo la strada statale 372 Telesina, che va da Caianello al casello dell’A1 Milano-Napoli fino a Benevento, sono state installate ben sette postazioni autovelox per ogni senso di marcia.
Nel corso del tempo, i limiti di velocità lungo questa strada sono stati modificati più volte, causando confusione tra gli automobilisti e una serie di sanzioni pecuniarie.
Sorprendentemente, in soli 25 chilometri di tratto stradale, gli autovelox hanno generato 2,8 milioni di euro di entrate, di cui la somma considerevole di 1,5 milioni di euro è finita nelle casse del comune di Paupisi, in provincia di Benevento.
La regione Veneto non è da meno in questo ambito, con due comuni che si sono particolarmente distinti per il guadagno derivato dagli autovelox. Il piccolo Comune di Colle Santa Lucia, situato in provincia di Belluno, ha incassato una somma di 349.980 euro grazie all’utilizzo di questi dispositivi.
Al tempo stesso, il Comune di Torre del Benaco, sulla costa veronese del lago di Garda, ha ottenuto introiti per un totale di 275.519 euro nel 2022.
Di fronte a questo scenario, molti automobilisti si chiedono come possono difendersi da multe che considerano ingiuste.
Autovelox, ecco quindi alcuni consigli utili per contestare le sanzioni
Autovelox, in primo luogo, è importante sapere che le multe per eccesso di velocità possono essere contestate in determinate circostanze.
1) Ad esempio, se il dispositivo di rilevazione della velocità non è segnalato in modo appropriato, è possibile sollevare delle obiezioni legali.
2) Allo stesso modo, se la multa viene notificata dopo 90 giorni dall’accertamento, può essere contestata per motivi di prescrizione.
3) Inoltre, se gli autovelox sono gestiti da società private anziché da un ente pubblico, ci sono ragioni valide per contestare la multa.
4) Altro elemento rilevante è la completezza e l’accuratezza dei dati presenti nel verbale: se risultano essere incompleti o errati, l’automobilista può sollevare delle eccezioni.
5) Infine, se il dispositivo di rilevazione della velocità non è stato sottoposto a revisione periodica e taratura annuale, ci sono buone possibilità di contestare la multa.
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In conclusione, è importante che gli automobilisti siano consapevoli dei propri diritti e delle possibilità legali a loro disposizione per contestare le multe. Questo potrebbe essere particolarmente utile nei casi in cui gli autovelox sono presenti in modo eccessivo o in cui si verificano errori nella notifica delle sanzioni.
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