
Viaggiare è da sempre una fonte di serotonina e dopamina inesauribile. Prendere un aereo, un treno o un camper è uno dei momenti migliori della vita di ogni essere umano, perché caratterizzato da un cambio di orizzonti, dalla rottura del quotidiano.
Negli ultimi due anni ci siamo trovati costretti a diminuire enormemente il numero di viaggi a cui eravamo abituati. Rintanati in casa per combattere la pandemia, abbiamo lasciato alle memorie e ai ricordi i viaggi e l’adrenalina che portano con sé, convincendoci che fosse la cosa migliore per oltrepassare questo momento.
Due anni dopo le cose sono radicalmente cambiate, e uno studio di Booking certifica questa nuova frontiera: i viaggi sono nuovamente possibili ma i viaggiatori sono diversi da com’erano due anni fa.

Booking: uno studio di tendenza
Sette tendenze, come le sette meraviglie del mondo, sono state analizzate da Booking.com experti di viaggi e vacanze, nell’inchiesta attraverso la quale hanno intercettato il cambiamento interiore che ogni viaggiatore ha affrontato in questi due anni chiuso in casa.
Sette grandi pilastri che saranno i punti di partenza del 2022 per la scelta delle vacanze, la loro organizzazione e il loro godimento. Partire ci offre la possibilità di gratificarci, di volerci bene e di affrontare ambienti nuovi dopo due anni in cui il nido casalingo è diventato molto più stretto di quanto pensassimo.
Innanzitutto l’assenza di lavoro in vacanza. Lo Smart Working è entrato a pieno diritto nel vocabolario di tutti noi nel corso degli ultimi 18 mesi, rendendosi molto utile in tempo di pandemia ma anche parecchio invadente. Abbiamo aumentato paradossalmente le ore di lavoro, non suddividendo più il tempo in famiglia dal tempo a lavoro, in una commistione negativa per entrambe le sfere.
Dunque, il primo desiderio dei viaggiatori post pandemia sarà quella di non portarsi il lavoro in viaggio, magari optando per periodi di vacanza più brevi, ma totalmente offline dal lavoro quotidiano.
Conseguente a questo bisogno di andare in “modalità volo”, anche la necessità di tornare a organizzare viaggi per star bene, migliorare il proprio umore e rivivere quell’adrenalina che caratterizza ogni nuova partenza. Nell’inchiesta di Booking, moltissimi sono coloro che parlano di un miglioramento della propria routine dovuta alla semplice azione del prenotare una vacanza, o di organizzarla pianificandola. Un ritorno alla libertà necessario, attraverso viaggi con mete ignote e diverse dal solito.
Si, perché se viaggiare diventa la condizione necessaria per tornare a stare bene nel 2022, l’altra grande tendenza corrisponde all’imprevedibilità dei nuovi viaggi. Non importa già dove si andrà, che tipo di vacanza si farà e con chi si partirà: la cosa che conta è partire, organizzare e vedere posti che non si sono mai visti.
Locale e tecnologico
Le ultime tre tendenze parlano lingue diverse dalla nostra: per i viaggiatori sarà fondamentale conoscere culture nuove, parlare lingue diverse e investire nel locale. Come? Scegliendo vacanze attente alla sostenibilità per i luoghi che si sceglierà di visitare, in cui le spese siano dirette alle popolazioni locali.
Il lockdown ha lasciato in eredità l’attenzione per gli altri, che ora diventano soggetto attivo dei nostri viaggi: incontrare persone nuove, entrare in contatto con cultura diverse direttamente e non più solo dagli schermi di apparecchi tecnologici diviene centro nevralgico dell’esperienza del viaggiatore nei prossimi mesi.
Il cambio di approccio parla infatti tutte queste lingue: quella delle popolazioni locali, quella delle nuove esperienze e delle nuove persone, e soprattutto quella della tecnologia.
Si, perché con gli intervistati Booking ha parlato anche di applicazioni e tecnologia. Ormai divenute parti fondamentali della nostra vita, le app divengono fondamentali nel 2022 per viaggiare in sicurezza. Applicazioni che traccino l’andamento della pandemia nei diversi paesi mondiali, o ancora app che permettano di conoscere quali siano i paesi più facili (a livello documentario) da raggiungere in tempo di restrizioni internazionali.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti, basterà ora iniziare prendere il primo volo per un luogo mai visitato e ricominciare a vedere il mondo!
Fonte e approfondimento:
booking.com / repubblica.it