
Pochi giorni: prima il Gradenigo, vicino casa, poi immediatamente trasferito al pronto soccorso delle Mollinette e di lì in terapia intensiva.
Ho ricordi vaghi sulle persone che ho visualizzato durante i passaggi. C’erano mio cugino Gianni, la mia impiegata Rita, e ovviamente Angela.
Della terapia intensiva ricordo il tanto freddo e la luce che mi infastidiva. La mattina dopo, anche se con le idee confuse, davo a fatica istruzioni ad Angela sulle cose impellenti da fare per risolvere e prendere tempo.
Non ricordo altro di quei giorni, almeno fino al trasferimento al reparto di neuro chirurgia, dove ero rimasto per qualche giorno. Chi riceveva notizie e doveva prendere le decisioni era Angela.
Solo dopo, ho saputo che eravamo in una fase di attesa, il danno era era il fattore emorragico che impediva la visione dei possibili danni celebrali. Erano necessari dei giorni per valutare come intervenire, quali sarebbero state poi le scelte più opportune.

Neurochirurgia e assicurazione
Il primario di neuro chirurgia – un “pazzo scatenato” prossimo alla pensione del quale non se ne parlava un granché bene – non ispirava troppa fiducia ad Angela, in quanto la prospettiva era di agire con un intervento troppo invasivo, non ci sarebbero state sufficienti garanzie per escludere danni permanenti.
L’iniziativa di Angela è stata determinante in quanto ha fatto intervenire la mia assicurazione, doppia assicurazione. Pronto Assistance – società specializzata nel pronto intervento – e quella sanitaria del rimborso delle spese.
Pronto Assistance, valendosi dei suoi canali sanitari e conoscendo la materia tipica della medicina di emergenza, ha suggerito ad Angela delle alternative, per fare un salto di qualità in tre centri di eccellenza: Padova, Insbruck e Parigi.
Ho scelto quest’ultima, dato che sono nostri “cugini”, mi sono ispirato a loro.
Il primario era recalcitrante, non voleva saperne, non voleva rilasciare una lettera di dimissioni. Angela e il medico di Pronto Assistance hanno fatto delle pressioni e lui ha dovuto arrendersi.
Da quel momento Pronto Assistance si è fatta carico del trasferimento, tramite il suo medico ha raccolto la cartella clinica da presentare ai colleghi di Parigi, dove siamo arrivati con un Jet privato adibito ad ambulanza.
Un’organizzazione veloce ed impeccabile, trasporto con ambulanza all’aeroporto di Caselle da dove siamo partiti per Parigi, arrivando in ambulanza all’ospedale, centro di eccellenza di neuro chirurgia.
Sono stato accompagnato da un medico italiano specializzato in medicina di emergenza, dottor Ferreri Enrico, con cui sono ancora oggi in contatto. Ne ho un bellissimo ricordo.
Dopo l’emorragia si è aperto un capitolo nuovo: con Angela la situazione cominciava a deteriorarsi, portandomi ad iniziare una nuova storia, di cui dopo uno spavento, un altro.