
Lei, a suo dire, non ne poteva più. Per lei davo per scontato il rapporto, gridavo, la riprendevo in ufficio in malo modo, voleva che dedicassi più risorse alla vita personale e sociale piuttosto che investire nell’ambito professionale.
Poi c’erano i trascorsi burrascosi dei primi anni, tutto era venuto a galla in qualche seduta di terapia di coppia, alla quale ci eravamo approcciati per tentare di salvare il matrimonio. Nel nostro caso è stato deleterio, non ci ha aiutato.
Per dare un’idea, lei mi chiedeva gesti di amicizia – tra l’altro. Io ero esaurito – come lei – ma su altri fronti, soprattutto sotto il profilo degli impegni professionali, le tensioni in ufficio con mio figlio, e anche le paure sviluppate dopo la mia emorragia, a come mantenere l’alto tenore di vita nel futuro senza compromettere la crescita dell’agenzia assicurativa.
C’è dentro tutto: la mia indole, i miei clienti ai quali dovevo dare delle risposte, la cura della mia persona, il mio benessere psico fisico, la mia invalidità con la quale dovevo convivere. C’erano poi anche le mie prime defaiance sessuali generate – come si dice – dallo stress, io dico anche nate dalla lunga durata del rapporto.
Quindi ha iniziato lei a a farmi chiamare dal suo avvocato, visto che rimanevo sordo alle sue richieste. Non intendevo muovermi dalla mia posizione, perché non ero nelle condizioni. Non potevo rivedere e mettere in discussione le mie certezze che mi consentivano di tirare avanti. Secondo me, vivevo un equilibrio instabile: qualunque modifica mi avrebbe potuto destabilizzare.
É chiaro che secondo lei le cose non stavano così. Avrei potuto e dovuto fare meglio e di più, mi sarei dovuto impegnare – come dicevano i terapeuti – venendo incontro alla sua indole e ai suoi desideri. Ma la mia corazza era troppo piena di me, del mio essere, ero incapace e anche stanco del logorio delle tensioni che vivevamo.

Effetti collaterali
Andrò ad argomentare meglio e a parte il coraggio di Angela e la mia paura. Per un riconoscimento anche alle donne per la loro intraprendenza e il loro spirito di iniziativa, al contrario di noi maschietti che prendiamo le decisioni solo quando abbiamo una “coperta”.
A breve online il completamento, ci sto lavorando!