
Miami tre volte all’anno, questa era la nostra routine. Impegnativa per due aspetti fondamentali: i costi, economici ma anche fisici.
I costi economici sono facilmente intuibili: due persone che viaggiano tre volte all’anno con un volo internazionale devono sostenere una spesa importante. I costi fisici riguardano lo sforzo del distacco, dell’arrivo e la ripresa del ritorno e in mezzo c’è il jet lag.
Siamo andati avanti così per qualche anno, tre o quattro. Perché abbiamo smesso? Forse ci siamo stancati, le nuvole grigie del nostro rapporto erano già in vista, avevamo cercato di coinvolgere e portare anche Cristiano ma lui non ne voleva sapere.
Quest’ultima non è una banalità: la nostra assenza per tre mesi all’anno non ci permetteva di seguire bene nostro figlio anche se già adulto e inserito in agenzia, a maggior ragione era da sostenere.
Erano emerse nuove circostanze, nuove situazioni anche professionali e per me non è difficile cambiare, attuare nuove scelte. Mi sono concentrato sulla ricerca di quella che io chiamavo “la nostra residenza estiva”, per cui doveva essere nelle vicinanze di Torino.

É stato così che abbiamo venduto Miami e acquistato una casetta indipendente di campagna con giardino e orto a Piazzo, sopra Lauriano, provincia di Torino.
Meno di un’ora di macchina dal mio ufficio, si adoperava più che altro da giugno a settembre e durante i ponti e le feste.
Capite bene che la cosa era più gestibile: Angela era contenta anche se si impegnava molto per mantenere il giardino e l’orto. Aveva l’aiuto di un contadino locale che le dava una mano, a volte c’era a volte no, tutto ricadeva su di lei.
Era una forza della natura perché gestiva la casa dall’esterno e dall’interno, preparava da mangiare, l’ordine per lei era molto importante, e poi per una bella fetta mi aiutava anche in ufficio.
É la mia vita, facevo la mia parte ma coinvolgevo anche le persone che erano vicine a me a ritmi non facili, impegnativi e tutto questo stancava me e gli altri. Abbiamo resistito tutti, però – e qui parlo di decenni e non questione di mesi – alla fine ci si esaurisce.
I doveri restano fermi ma magari si cercano altre risposte emotive, concause che poi ci hanno portato al divorzio
Vedi anche: 1o motivi per visitare Miami